Gigio

Ogni inizio richiede di indicare le motivazioni e la finalità. Quali i motivi di raccontare Gigio? e con quali finalità? L'occasione è la sua ennesima impresa: secondo di categoria all'Aronamen Triathlon, ma non è la ragione di questa breve nota. Il risultato semplicemente spinge lo scrivano pigro a pigiare i testi della tastiera. A tutti noi preme osservare l'uomo ancor prima dell'atleta, la persona, prima dell'individuo. I risultati seguono l'amicizia, non la precedono e tantomeno la sorreggono. Tuttavia le vittorie vanno festeggiate e noi, come tutti ben sanno, non manchiamo occasione di trovarci e brindare. Ora preme guardare a Gigio e vedere il suo primato. Inizio con i miei contatti. Ho conosciuto Gigio nel gruppo. Uscita dopo uscita, e ormai sono tante, ho dialogato con lui. Gigio, epidermicamente non lascia indifferenti. Si presenta, anzi si annuncia, con la sua voce non baritonale ma nemmeno flebile, sicuramente ad alto volume. La sua posizione è la testa, non solitaria perchè lui predilige sempre il confronto: chiede, suggerisce, commenta e ascolta, per lo più le esperienze dei suoi beniamini. Manco a dirlo sono in prevalenza: Mauro e Fabry. Se state al suo passo però sarete immediatamente accolti nel suo salotto, Gigio non disdegna mai nessuno, anzi basta aver la stessa uniforme e si diventa, per proprietà transitiva, suoi amici. L'attività sportiva e l'agonismo esondano, spazio per altro non v'è. Potrebbe sembrare una spia di fanatismo e invece, se si ha la pazienza di attendere, è rivelatrice di ben atro. Lo spazio dedicato alle note biografiche è ridotto: il lavoro, la vita che precede e accompagna gli allenamenti scompaiono. Ciò costringe ad essere ancor più essenziali: siamo qui nudi e senza alibi, abbandoniamo i conformismi del perbenismo e guardiamo cosa abbiamo dentro. La trasparenza della sua ben nota dieta diviene la metafora della sua identità. Verrebe da dire : così è [se vi pare]. Dopo la voce arriva la sua condotta: in gruppo non è mai allineato, in seconda fila ondeggia. La sua specialità è la ripartenza, i cambi di ritmo. L'imprevisto è ordinario, la routine è bandita. Per quanto ad ascoltarlo sembra essere stato partorito seduto su un sellino e allungato sulle prolunghe della crono tanto è il tempo trascorso dalla sua iniziazione, Lui si stupisce continuamente. Prova tutto: distanze, crono, mountan bike, salite corte brevi dure, paesaggi montani, lacustri, marini, australi, boreali divengono gli scenari adatti alle sue infinite padalate. E la corsa non è da meno. Il Cus è la sua patria, tutti lo incitano e lo invitano a ripetute da incubo: Gigio mai si sottrae. Il dubbio di essere a confronto con una persona esaurita nelle sue ambizioni competitive potrebbe affacciarsi. Invece ancora pazienza, niente giudizi affrettati. Basta una piccola pausa, un rapido ristoro e il dubbio scompare. Telefonino in mano e la Lauretta risponde: anche qui è incontenibile. Tracima di affetto il tono e le parole del suo rivolgersi all'amata Lauretta, talvolta imbarazza. Seguono interrogativi, e immancabili ordini categorici ai figli. La sopresa e l'ammirazione cresce quando moglie e figli si riuniscono con il capo branco. Il loro dialogo è talmente immediato, animalesco nella sua essenzialità, da generare emozione a scribani timidi e impreparati a tanta esuberanza.
Sintesi. Gigio serve a tutti noi per: entusiasmo, inesauribilità, cusiosità, creatività, competitività, generosità, immediatezza, lealtà. A questi ingredienti base, aggiungere aromatizzanti e umori personali.
Critiche. Gigio devi ascolare un pizzico in più: riposi e scarichi non sono rese, ma solo momenti e modalità necessarie per allenare e preservare il nostro corpo.

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